Antonio Conte

Dopo avere affossato il Cagliari per 4-1 in Coppa Italia meno di due settimane fa, Antonio Conte teme che la sua Inter possa rammollirsi, dovendo di nuovo incontrare i sardi a San Siro. Per evitarlo, fa la classica mossa da Conte: tiene alta la tensione, riferisce La Repubblica.

Lo spunto questa volta glielo fornisce il mercato fatto fin qui da Beppe Marotta e Piero Ausilio. Mentre l’Italia del pallone esalta una sessione invernale nerazzurra particolarmente spumeggiante (per Eriksen domani a Milano previste le visite mediche), l’allenatore frena: «Sembra che abbiamo preso metà Real Madrid, ma non è così. Per ogni giocatore che se ne va, uno arriva. È matematica, stramatematica.

Lazaro è partito in prestito, Moses è arrivato in prestito. Dati i problemi di Asamoah, abbiamo deciso di puntare sull’esperienza di Young». Nulla di speciale quindi. Anzi. Conte ha ricordato che sia Moses sia Young non giocano da tempo. Quanto alla possibilità che l’ex capitano del Manchester United possa essere in campo già oggi, dice: «Siamo in emergenza, qualche decisione sarà affrettata. Il Cagliari è un’ottima squadra, al di là dei risultati ».

Il gruppo di Maran, che domenica scorsa ha pareggiato a Brescia, prima aveva messo in fila quattro sconfitte. «In campionato abbiamo perso solo con la Juve — ricorda Conte a chi gli chiede del pari di Lecce — ma dobbiamo restare rasoterra, umili». E considera il mercato, che chiuderà ufficialmente alle otto di sera di venerdì, una pericolosa distrazione.

Eriksen ieri non è stato portato in panchina da Mourinho, che sbotta: «Non avrei voluto trovarmi in questa situazione il 25 gennaio ». Fino a quando non lo potrà allenare, per Conte il danese non esiste. A chi gli chiede se l’arrivo del trequartista cambierà qualcosa nel modulo dell’Inter, risponde: «Voi cambiereste qualcosa che sta andando bene?», lasciando intendere che il suo posto sarà mezzala, magari al posto di Sensi.

Mentre corteggia Allan, e aspetta Giroud dal Chelsea, l’Inter ha intanto salutato Politano, passato al Napoli per 23 milioni fra prestito e riscatto, bonus compresi. Altro giocatore che si cerca di piazzare è Vecino (piace all’Everton), con cui l’ex ct ha litigato. «Non è a disposizione», si è limitato a dire.