Olivier Giroud

L’Inter è all’ingresso dello stadio dopo una maratona (di mercato) guidata dall’inizio alla fine con sapienza, decidendo passo dopo passo quale andatura tenere. Quando rallentare per sciogliere un po’ i muscoli e quando invece strappare per impressionare. Oggi c’è il Cagliari, ma dal tardo pomeriggio il telefono dell’a.d. Marotta tornerà incandescente, anche per le uscite, con Radu (tornato dal Genoa) a un passo dal prestito al Nizza di 18 mesi.

Come riferisce la Gazetta dello Sport, la rivoluzione è a un buon punto ma non ancora completa. Eriksen è in arrivo – terzo colpo dalla Premier dopo Young e Moses -, ma non sarà l’ultimo volto nuovo degli ultimi giorni di mercato: c’è da chiudere per un vice Lukaku e se si riuscisse a cedere Vecino a quel punto si andrà a caccia di un altro centrocampista. Uno di valore, che possa far fare un altro salto di qualità a una squadra che adesso sembra davvero pronta e completa per dare l’assalto allo scudetto.

Ma andiamo con ordine. Il primo nodo da scogliere sarà quello della punta e la soluzione del giallo sembra davvero vicinissima. Domani Politano farà le visite con il Napoli e una volta ufficializzata la sua cessione l’Inter chiuderà per Giroud, salvo un improvviso ma a questo punto anche improbabile nuovo assalto a Llorente. L’ariete spagnolo infatti non è stato inserito nell’affare Politano perché ritenuto incedibile – o forse meglio dire non sostituibile vista la tempistica – dal club di Aurelio De Laurentiis, così dopo un corteggiamento lungo Giroud e l’Inter sono pronti a dirsi sì.

Il francese non è certo un ripiego, ma l’evolversi delle trattative lo avevano portato negli ultimi giorni ad essere un’alternativa: senza la cessione di Politano non si sarebbe potuto fare alcun acquisto in attacco e uno scambio di prestiti con Llorente avrebbe fatto risparmiare i soldi dell’indennizzo che l’Inter dovrà garantire al Chelsea per liberare Giroud. Ecco, questo oggi resta ancora l’ultimo ostacolo: i Blues sono partiti da una richiesta di 10 milioni ma è probabile che alla fine tutto si chiuderà a metà strada. Giroud e l’Inter sono invece d’accordo da tempo per un contratto di 30 mesi, fino al 30 giugno 2022.

Se Giroud è promesso sposo, Matias Vecino è da un po’ di tempo un separato in casa. Il feeling con Conte non è mai realmente decollato e l’uruguaiano ha chiesto di cambiare aria. Dopo aver ricevuto un sondaggio dalla Lazio e aver provato a trattarlo con Tottenham (per Eriksen) e Napoli (per arrivare ad Allan), l’Inter ha ricevuto nelle ultime ore un’offerta da parte dell’Everton di Carlo Ancelotti per l’acquisto a titolo definitivo.

Marotta chiede 20 milioni: siamo nella fase iniziale della trattativa, ma il centrocampista ha già fatto sapere di gradire la destinazione. Ieri Conte è stato lapidario: «Non è a disposizione e non è convocato» senza aggiungere altro. Quell’altro che l’Inter potrebbe aggiungere alla sua rosa dopo l’uscita di Vecino. Ma solo se si riuscirà a trovare una «opportunità» – per dirla alla Marotta – di grande livello. Uno alla Vidal, per intenderci, a lungo seguito e ancora nei pensieri dell’Inter. Oggi per il Barça è incedibile, ma da qui a venerdì… chissà, tutto può succedere.